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i MUCC a Metallized

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___Dreamer
view post Posted on 5/6/2011, 10:10




CITAZIONE
Per la maggior parte dei lettori di Metallized, i Mucc risulteranno pressoché sconosciuti; ma per chi segue -anche sommariamente- la musica giapponese, il nome non suonerà nuovo e considererà un'intervista alla band su una webzine italiana un'occasione veramente speciale. La possibilità di intervistare i Mucc l'ho colta al volo; non dico di aver fatto ogni genere di capitombolo per presenziare all’incontro, però posso dirvi che il mio piano giornaliero nella città di Monaco è praticamente saltato del tutto. Dalle ore 15.30 (ora programmata) l'intervista ha subìto un'anticipazione alle 15:00, il che significa presentarsi per "decoro" una mezz'oretta prima per poi attendere il proprio turno, che -guarda caso- è scattato proprio quasi intorno alle 16:00. Ma non importa: un mix di adrenalina, febbre e stanchezza mi ha reso abbastanza "polleggiato" e colloquiale. D'altronde l'atmosfera non poteva essere diversa visto che sono stato invitato in una specie di dépendance -del locale dove si sarebbe svolto il concerto- in mezzo a divanetti di pelle e una bellissima fruttiera a disposizione di tutti. Il gentilissimo Takayuki Seki, manager della Maverick DC Group (management) si presenta con una stretta di mano e mi porge il suo bigliettino da visita affiancandomi il traduttore che porgerà le domande ai Mucc. I membri della band sono tutti seduti sui divanetti, Tatsuro (il cantante) sbuccia teneramente dei mandarini, mentre Miya ci raggiungerà in un secondo momento giusto per l'inizio dell'intervista. Signore e Signori, cari lettori di Metallized, ecco a voi, in esclusiva, i Mucc.

Moro: Ok, iniziamo. Ciao ragazzi. Di solito quando un album viene rilasciato, tutti dicono che è "il più maturo", "il migliore", "il meglio riuscito" eccetera... Onestamente, credo veramente che Karma sia il vostro album più maturo. Ci sono un sacco di elementi estranei dal vostro tipico sound. Vorreste introdurre ai lettori italiani -i quali vi leggono in italiano, forse, per la prima volta- il nuovo album, i vostri obiettivi raggiunti e i tempi di registrazione ?
Miya: Prima di tutto: ogni volta che facciamo un nuovo album cerchiamo di porci delle nuove sfide e, a proposito di questo, non c'è stato nulla di diverso rispetto al passato. Ma questa volta abbiamo deciso di combinare gli elementi della musica dance con quelli della musica rock, che è quella delle due che sappiamo fare meglio. Questo, diciamo, è stato l'obiettivo fondamentale del nuovo album. Per quanto riguarda poi i tempi di registrazione, non sono sicuro di quanto ci abbiamo impiegato per completare Karma ma, di solito in passato, riuscivamo sempre a chiudere nell'arco di tempo che ci eravamo precedentemente prefissati. Questa volta abbiamo dovuto chiedere dei giorni extra per completare gli ultimi dettagli.

Moro: Considerereste, allora, Karma come una sorta di album multi-etnico ?
Miya: Si, da una parte è vero. Il nuovo album contiene diversi aspetti musicali provenienti da diverse culture. Ma una volta che ho ascoltato l'album interamente, dopo la registrazione, ho sentito che la musica di Karma non era altro che la musica dei Mucc. Ha un forte stampo riconducibile alla band e tutti possono sentire che quelli che suonano siamo noi. È ancora il nostro trademark. Ecco perché l'abbiamo chiamato Karma.

Moro: Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle parti elettroniche, la minimal-techno song Karma e il pazzesco intro, in stile Justice. Chi è che ha composto queste parti elettroniche e a chi si è ispirato ?
Miya (unendo le mani in modo compiaciuto e facendo una sorta di inchino con la testa): Sono stato io. Personalmente amo la musica techno e nel disco ci sono varie influenze provenire dal mondo electro. Ma questa volta volevo partire da zero, fare tutto da me e fare qualcosa interamente di elettronico o "dance". Per cui non abbiamo preso dei sample già esistenti ma li abbiamo creati in casa con dei programmi audio.

Moro: Tornando sul lato delle varie influenze: Karma vanta, a parte le tracce electro appena menzionate, la jazzy Daraku, la funky-dance Circus, la folkloristica Polaris e altre canzoni più cantautoriali come Feather... come abbiamo detto, un sacco di influenze diverse tutte insieme. Pensate che il futuro dei Mucc sia indirizzato verso questa rotta?
Miya: Guarda, noi abbiamo sempre usato questi stili differenti nella nostra musica ma questa volta abbiamo semplificato gli arrangiamenti, il songwriting; li abbiamo fatti, in un certo senso, più diretti e "isolati". Prima questi stili erano mixati anche insieme al nostro background più rock e metal, ora sono stati concepiti come forma univoca e più autonoma. Facevamo la stessa cosa, ma ora l'abbiamo realizzata in modo più semplice.

Moro: Ok, ora una domanda un po' piccante: Sanbika, dall'album Kyuutai, è in verità Hotel California?
Miya (ridendo): In pratica si...

Moro: Ah ecco, perché gli accordi sono praticamente gli stessi. Guardando nei credits del libretto non si trova nulla di tutto ciò...
Miya: Cioè.. non voglio dire che è una cover; può sembrare Hotel California, ma anche qualcosa riferito ai Radiohead.

Moro: Ok, puoi dare la colpa a Ken (dei L'Arc-en-ciel che ha co-scritto il brano) eheheh... da quale canzone dei Radiohead, comunque?
Miya: mh.. non ricordo...

Moro: Qualcosa da The Bends?
Miya: No... dall'album dopo. Com'è che si chiama ? Ah! Ok Computer. Qualcosa da Ok Computer, ecco.

Moro: Potreste spiegare ai lettori italiani che, ripeto, forse è la prima volta che leggono direttamente qualcosa da voi, quali sono stati gli artisti e le band che vi hanno più influenzato in passato, quando avete formato la band, e quali sono quelli che vi piacciono più ora?
Miya: Dunque, dunque... (e muove il dito in modo circolare in modo che anche gli altri rispondano)

Tatsuro: Direi i BUCK-TICK. Non è che guardo ad un particolare movimento, o ad una particolare scena... ma ora mi piace un cantante che si chiama Yoshi Kazuya (il cantante dei The Yellow Monkey).

Yukke: Quando ero alle superiori sono stato profondamente influenzato dai Judy & Mary e dai Luna Sea. Ora ascolto soprattutto K-Pop (Pop coreano; sud-coreano chiaramente).

Miya: Ho sempre ascoltato un sacco di "indie" giapponese quando avevo 18 anni; dal punk al rock, molte band del periodo ‘96-‘97. Ora mi piace un sacco Steve Aoki (dj tech-house, proprietario della Dim Mak Records, etichetta che ha, fra i vari, i MSTRKRFT, i Klaxons e i Mistery Jets).

Satochi: Metallica, Megadeth e Helloween fino ai miei 18 anni. Quando poi ho iniziato a suonare, i miei amici mi dicevano che non dovevo ascoltare gruppi giapponesi: forse è questo il motivo per cui oggi ascolto praticamente solo musica nipponica.

Moro: Yukke ha nominato i Luna Sea. Qualche anno fa, avete partecipato al tribute album dei Luna Sea. Ora si sono miracolosamente riformati. Un'altra grande band si è appena ri-unita e verrà lanciato un rispettivo cover-album: i Kuroyume. Avete per caso chiesto di partecipare anche al Kuroyume tribute-album o queste sono cose che decide esclusivamente la cas discografica?
Miya: Conosci i SID? Ecco, partecipano loro al tributo; questo perché abbiamo lo stesso manager. Non ce l'hanno chiesto sia per dare quest'occasione ad un'altra band (i SID sono andati fortissimo l'anno scorso) ma appartenente al nostro stesso management. Inoltre i membri dei SID e quelli dei Kuroyume sono molto amici. Noi non li conosciamo molto bene, quindi...

Moro: Suonerete Deja-vu (dei Luna Sea) stasera?
Miya: mh... no. Non più.

Moro: Eh immaginavo. Sono arrivato in ritardo di un anno. Come ci si sente nel suonare negli stage europei che, in genere, sono molto più caotici e disordinati di quelli giapponesi?
Tatsuro: Veramente non abbiamo mai avuto in mente questo immaginario per quanto riguarda i palchi europei; non sono così caotici... e inoltre, quando siamo in Giappone, non è che suoniamo sempre al Budokan, che per noi va bene, eh. Ma la cosa che mi ha colpito è che i palchi europei sono molto alti in confronto agli spettatori, rispetto al Giappone. Inoltre lo spazio fra palco e pubblico è molto più distante.

Moro: Eh, hai visto che non si può fare stage-diving?!
Miya: Infatti no. Solo qualcuno in Francia c'è riuscito.

Moro: Ok, giusto per finire: anche quest'anno avete fatto un bel tour europeo. Avete trovato il modo di visitare qualche posto nel tempo libero?
Tatsuro: Se avessi abbastanza tempo libero, probabilmente mi riposerei. Mi piacerebbe venire a fare un giro in Italia.

Miya: Mi interessa molto il cibo italiano, la sua cultura e, ovviamente, mangiarlo. La prossima volta devo chiedere al mio manager di passare da voi.

Moro: C'è una brutta distribuzione in Italia, per quanto riguarda la musica giapponese, praticamente inesistente e la musica giapponese non è così conosciuta come nel resto d'Europa.
Tatsuro: Pensi che ci sarebbe un buon mercato per noi in Italia, o per il J-rock in generale?

Moro: Onestamente non so, ma non credo. Ripeto, la distribuzione è praticamente inesistente e solo pochissime catene di negozi possiede qualche cd dell'unico distributore europeo, che è la Gan-Shin (tedesca). Per quanto mi riguarda, è veramente difficile comprare dischi ufficiali giapponesi e/o prenderli dal Giappone. Se vuoi il mainstream, c'è CdJapan e YesAsia che sono ottimi, ma per la roba vecchia e la roba underground è difficile; soprattutto quanto non è abbastanza underground per un semplice contatto e-mail. Poi in Giappone quasi nessuno spedisce oltremare; ci sono dei rivenditori su eBay, ma sono quasi tutti cinesi. Personalmente mi rivolgo a delle agenzie che possono seguire le aste per me e fare delle offerte su siti come auction.yahoo oppure rakuten.
Miya: Mh.. ho capito. Per tornare alla tua precedente domanda. Quando abbiamo il tempo di fare dei giri in città non è che ne facciamo così tanti e, veramente, facciamo ben poco. Ma se venissimo in Italia per la prima volta, o in qualsiasi altra nazione per la prima volta mi piacerebbe fare un bel giro.

Yukke: Vado in giro semplicemente per strada, camminando e guardandomi intorno.

Miya: Ho una domanda per te. È vero che voi ragazzi, in Italia, avete molte amanti? Nel senso, se per esempio te hai una ragazza ma ti piace prendere appuntamento con un'altra e un'altra...

Moro: (Chissà che non sia una domanda di chiaro sfondo bunga-bunga?) Di solito è vero, siamo abbastanza latin-lover, forse non più famosi come in passato, ma ora lo sono diventate le ragazze (risate generali)… Poi ultimamente c'è questa moda fra i teenager del movimento emo, che a livello di vestiario sono molto simili ai j-rocker o alle gothic-lolita/scene-queen, di organizzare delle feste nascoste, una specie di sex-party, nelle quali si va continuamente con ragazze e ragazzi, tutti fanno sesso con tutti... dovrebbe essere figo, ma non è più il mio target d'età. Si chiamano Durex-Party.
Miya: Ahahahah, cavolo la prossima volta devo proprio venire in Italia

Moro: Ok, quando vuoi. Dammi un colpo di telefono... Comunque abbiamo finito. Grazie mille a tutti voi.

presa da QUI



che dire XD a parte l'ultimo pezzo...sono contenta che abbiano fatto un'intervista per l'Italia finalmente!
 
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ayumichan34
view post Posted on 5/6/2011, 16:40




Sì, veramente, che tristezza l'ultimo pezzo XD

Cmq mi è piaciuta tanto, soprattutto per il fatto che hanno parlato di come è nato Karma e di tutte le fonti di ispirazione! Bello *_*

Grazie per aver postato questa intervista *_*
 
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___Dreamer
view post Posted on 5/6/2011, 20:21




come al solito Tatsuro fa le domande invece di rispondere XD la cosa ha iniziato a degenerare quando l'intervistatore è diventato l'intervistato XD
 
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ayumichan34
view post Posted on 5/6/2011, 20:38




Quel ragazzo lì ama troppo chiacchierare, non riesce a tenere a freno i pensieri XD
Però è stato bello che si è interessato a com'è la situazione musicale da noi... peccato per le risposte, ma purtroppo è così... da noi non sono in molti che conoscono la bellezza della J-music...
 
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___Dreamer
view post Posted on 5/6/2011, 23:56




no infatti. E quei pochi che la conoscono non bastano a riempire un localino...mi dispiace, perchè potremmo vedere molti concerti, se solo fossimo di più
 
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paxilam
view post Posted on 11/6/2011, 13:51




purtroppo è proprio la nostra realtà al momento, dovremmo diffondere di più IL Verbo XD

CITAZIONE
Yukke: Quando ero alle superiori sono stato profondamente influenzato dai Judy & Mary e dai Luna Sea. Ora ascolto soprattutto K-Pop (Pop coreano; sud-coreano chiaramente).

yukke, non sei riuscito a salvarti dalla hallyu wave, eeh?!! BD
 
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5 replies since 5/6/2011, 10:10   66 views
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