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Satochi - personal interview

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ayumichan34
view post Posted on 16/9/2009, 16:07




Intervista tratta dal primo numero di "d.o.t.s. Discovery Of The Shines" del 2002... il caro batterista!


I giorni delle scuole superiori di SATOchi sembravano come una gita inifinita dopo che è scappato di casa con i suoi amici ed è rimasto nell'appartamento di una ragazza che viveva da sola. I tanti amici che ha fatto a quel tempo attraverso il surf e la musica sono un tesoro di cui SATOchi ha cura anche adesso. Qui c'è un graffito della giovinezza di SATOchi e dei suoi amici che ancora condividono stretti legami mentre inseguono i loro rispettivi sogni nonostante la distanza che separa Tokyo e Ibaraki.


Qual il tuo ricordo più lontano?

L’asilo, credo. La maestra mi stava parlando e io avevo disperatamente bisogno di andare in bagno, ma ci ha messo così tanto tempo che ho finito per sporcarmi i pantaloni. (ride)

Hahahahaha! (ride)

Dopo di che, sono tornato a casa e mia mamma mi ha detto “Perché indossi dei vestiti diversi?!” “Beh, um, è perché, um, la maestra ha parlato troppo a lungo e, um, l’ho fatta.” (ride)

E da quel momento il tuo soprannome è stato Unchi-kun, giusto? (ride) (1)

Per fortuna non è successo.

Sei fortunato che è successo all’asilo. Se fosse successo alle elementari saresti stato chiamato Unchi-kun dal giorno dopo in poi. (ride)

Però ho fatto la cacca nei pantaloni anche alle elementari. Sono abbastanza allucinante quando si tratta di movimenti intestinali.

Oy! (ride)

È stato in terza o quarta elementare durante l’assemblea mattutina con l’intera scuola e sai quando hai così tanto bisogno di far la cacca che ti senti perfino stordito?

Lo so, lo so! Diventi tutto sudato e altro. (ride)

Sì, sì. Ho pensato “Questa è la prima volta?! Non mi importa se sanno che sono andato a scaricarmi!”. Allora mi sono precipitato al bagno, ma il preside della scuola era lì e ha iniziato a parlarmi mentre si lavava le mani, tipo “Mi sento benissimo oggi!”. Io avevo davvero troppo bisogno di scaricarmi, ma, ovviamente, ho pensato che avrei dovuto ascoltare il preside, allora dicevo solo “Oh, davvero?” e tutto. Poi, finalmente ha finito di parlare, quindi ho detto “Yay!”, ma nel momento in cui ho chiuso la porta del bagno si è sentito "Prrt!". (ride)

Hahahahaha! (ride)


Dopo di che, ho passato un sacco di tempo in bagno pensando a cosa fare e ad un certo punto ho guardato in alto e ho notato una finestra, allora ho pensato “Devo scappare!”. Allora ho tenuto su solo i pantaloni, ho lasciato le mutande lì e sono corso via fino a casa. C’era mia mamma e ha detto “Perché sei di ritorno così presto?!”. E io ho detto “Beh, um, il preside, um, ha parlato davvero così a lungo”. (ride)

La stessa cosa dell’asilo. (ride)

Poi abbiamo ricevuto una chiamata dalla scuola “Satoshi-kun è a casa?”. Ho pensato “Non lo scopriranno, vero?”, ma si è scoperto che il mio nome per intero era scritto sulle mie mutande. (ride)

Hahahahaha! (ride) Credo di avere già un’idea abbastanza chiara, ma, che tipo di bambino eri?

Mi sporcavo tutto col fango ogni giorno. Andavo spesso a giocare nei fossi o altro, con il mio zainetto e tutto. E mangiavo quello che cresceva vicino.

Fichi e simili?


Mangiavo qualcosa che è come una versione enorme della finta fragola e raccoglievo anche le castagne, le rompevo con un sasso e le mangiavo. Mio padre mi ha insegnato questo.

Anche tuo padre è un selvaggio?

Sì, abbastanza. Diceva “Oggi andiamo a raccogliere i funghi! Lasciate fare a me!” e tornavamo a casa e lui diceva “Mangiamoli adesso!” e poi finivamo tutti con le lingue intorpidite. È tipo, “Papà, che diavolo?!” (ride)

Erano funghi tossici?

Sì. Cose del genere sono successe tutte le volte. Siamo andati a raccogliere le patate americane una volta e abbiamo incontrato un ragazzo che sembrava professionale, che trasportava un cestino e tutto. Mio padre si era fatto trascinare e gli ha chiesto “Com’è andata oggi?” e il ragazzo ha risposto “Così - così, credo. Non riesco a trovare proprio niente”, ma noi, in qualche modo, avevamo una quantità enorme nel nostro cesto. Ho pensato “Non è strano?” e poi il ragazzo professionale ha detto “Merda! Questi sono tossici!”. È stato orribile.

Fino a quando hai continuato quello stile di vita?

Fino alla sesta elementare o giù di lì.

E cos’è successo dopo che hai iniziato le medie?

Ho buttato anima e corpo nelle attività extrascolastiche… ci mancherebbe. (ride)

Non hai fatto proprio niente, vero?! (ride)

Nel mio primo e secondo anno di medie ero nel club di basket e ce la mettevo davvero tutta. Ma a partire dalla seconda metà del mio secondo anno ho pensato “Ho cose migliori da fare di questo! Farò un uso migliore del mio tempo!”. Allora andavo al club di baseball e dicevo “Fate largo!” e giocavo a baseball e quando mi stufavo andavo al club di nuoto e dicevo “Fatemi nuotare!” e nuotavo e poi dicevo “Sono stanco. Credo che andrò a casa.” E tornavo a casa senza aver giocato a basket.

E questo sarebbe un uso migliore del tuo tempo?! (ride)

Ma era divertente. C’erano ragazzi come me tutt’intorno.

Sembri avere un sacco di amici.

Ne ho. Ne ho molti ancora a Ibaraki.

Eri popolare con le ragazze, giusto?


Beh, mi piaceva molto di più uscire con i ragazzi che con le ragazze. Anche mio padre diceva “Meglio diventare amici dei ragazzi che delle donne!”

Qual era il tuo sogno a quel tempo?

Volevo diventare uno chef. Dicevo “Diventerò uno chef! Farò cucina francese!” e preparavo le mie immagini, ma erano tutte immagini di cucina cinese. (ride)

Allora non avevi la più pallida idea di cos’era. (ride)


Dopo di che volevo essere in una band.

Come ti sei interessato alle band?

Ho partecipato al festival scolastico al terzo anno delle medie.

Hai suonato la batteria fin da allora?

Sì. E’ stato “Non abbiamo un batterista, quindi… Satoshi-kun!” “Io?!” Allora l’insegnante degli strumenti a fiato mi ha insegnato come suonare e dopo il festival mi ha detto “Hai davvero talento. Che ne dici di suonare la batteria?” e io ho detto “Neanche per sogno!”

“Neanche per sogno?!” (ride)

Volevo suonare la chitarra. Allora dopo di che ho suonato la chitarra e alle superiore un altro dei miei amici ha formato una band. E ancora è stato “Satoshi-kun ha suonato la batteria una volta, allora lui sarà il nostro batterista!” “Ancora la batteria?!”. Allora mi ha prestato un video dei LUNA SEA ed era davvero colorato e ho pensato “Wow, non è incredibile?!”. Ecco cosa mi ha fatto voler diventare un batterista professionista, allora mi sono detto “Va bene, lascerò la scuola!”. E poi ho iniziato a scappare di casa.

Dove andavi?

A casa di una ragazza che era l’amica di un amico di un amico di un mio amico e che non conoscevo proprio.

La casa dei suoi genitori?

No, viveva da sola. Era solo un appartamento da sei tatami, ma ogni giorno c’erano circa otto persone. (2)

Allora ogni giorno sembrava una gita scolastica.

Esatto. E che altro, non erano sempre le stesse persone tutti i giorni, di volta in volta portavamo amici diversi. Allora [il mio cerchio di amici] è diventato sempre più ampio e quando qualcuno di cui ero diventato amico mi invitava a stare a casa sua, io andavo e rimanevo lì.

Questo è essere giovani, non è vero?

Era davvero divertentissimo. Ma dal mio secondo anno delle superiori ha iniziato a piacermi di più il surf che stare in una band, allora facevo surf per tutto il tempo.

Hai abbandonato la musica del tutto?


No, ho continuato a fare spettacoli. Andavo in studio e mi esercitavo per due giorni di seguito quando c’era uno spettacolo.

E il resto del tuo tempo era dedicato al surf?

Giusto. Andavo in spiaggia prima di andare a scuola e altro. Nel mio terzo anno di superiori ho conosciuto i MUCC e poi ho smesso di fare surf.

E riguardo al tuo incontro coi MUCC?


È stato a maggio, durante il mio ultimo anno di superiori. All’inizio ero solo un batterista di supporto, ma lo spettacolo che avevo fatto con loro era stato veramente divertente, allora ho detto “Lasciate che sia un vero membro invece di un batterista di supporto!”

Sei stato tu quello che ha chiesto?

Sì.

E poi te ne sei lavato le mani del surf?

Esatto. Ho fatto una promessa con i miei amici “Diventerò un batterista professionista come membro dei MUCC, quindi diventate tutti surfisti professionisti!” e poi sono andato a Tokyo.

E’ così cool!

Loro vogliono ancora diventare surfisti professionisti e sono diventati veramente bravi, perciò sono felice. Hanno vinto tornei e altro e stanno ricevendo un sacco di sponsor.

La tua storia sarebbe un successo se ci si fa un film.

Davvero?

Band, surf, tutti che vivono in un piccolo appartamento, non è l’immagine perfetta dell’adolescenza?


Immagino di sì. Il surf è divertente, ma la parte migliore era sedersi tutti insieme sulla spiaggia e parlare. Si stava benissimo.

È proprio come un film da adolescenti americano!


Ma avevo anche la mia porzione di preoccupazioni.

Per esempio?

Tipo “Sto facendo la cosa giusta?”

Ancora una volta, questa è la giovinezza!

Immagino di sì, giusto? Dicevo “Devo cambiare!”, ma poi ero preoccupato “Cosa dovrei fare per cambiare?”. E rimuginavo su cose come “Perché non sto migliorando?” “E’ perché non mi esercito!” “E perché non riesco a trovare motivazione per esercitarmi?”

Gli alti e bassi della giovinezza.


Ma ci si divertiva veramente tanto. Voglio tornare a quel periodo. Se potessi, tornerei indietro e farei surf e suonerei la batteria più che potrei. Credo che le cose sarebbero piuttosto diverse adesso se avessi fatto così.

Avresti dovuto provare ed essere diventato un professionista di entrambi.

Comunque, mi diverto ancora un sacco quando abbiamo delle performance dal vivo a Ibaraki perché posso vedere tutti i miei amici. Mangiamo tutti insieme dopo lo spettacolo e poi dico “Ci si vede”. È il meglio.


Note:
1- Unchi sostanzialmente significa cacca e il suffisso –kun è un onorifico informale usato soprattutto per i bambini, i ragazzi e i giovani.
2- In Giappone, la grandezza delle camere è misurata con la superficie dei tatami (tappetini). Una stanza a sei tatami sarebbe 2,74 m x 3,66 m.


Credits to
Milk Choudai
 
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Anjelier
view post Posted on 16/9/2009, 17:36




CITAZIONE
Però ho fatto la cacca nei pantaloni anche alle elementari. Sono abbastanza allucinante quando si tratta di movimenti intestinali.

MUOIO.

CITAZIONE
ma nel momento in cui ho chiuso la porta del bagno si è sentito "Prrt!". (ride)

*risorge e muore di nuovo*

CITAZIONE
“Beh, um, il preside, um, ha parlato davvero così a lungo”. (ride)

*ride anche lei*

il nome scritto sulle mutande..........

CITAZIONE
Anche tuo padre è un selvaggio?

Sì, abbastanza. Diceva “Oggi andiamo a raccogliere i funghi! Lasciate fare a me!” e tornavamo a casa e lui diceva “Mangiamoli adesso!” e poi finivamo tutti con le lingue intorpidite. È tipo, “Papà, che diavolo?!” (ride)

Adesso sappiamo da chi ha ripreso.........


Oddio, quest'intervista è la morte! :°°°°D
 
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ayumichan34
view post Posted on 16/9/2009, 17:54




Ahahah sono contenta che ti sia piaciuta x°°D

Quel ragazzo è un pazzo nato XD Che elementi...
 
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view post Posted on 17/9/2009, 11:47
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hahahahahaahxDDD
non c'è stata una sola risposta a cui non abbia risox°°°°°°°DDD
non si può di certo dire che non si sia divertito alla grande durante tutta la sua adolescenza... e pure dopoxD
 
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ayumichan34
view post Posted on 17/9/2009, 16:59




Ha vissuto una giovinezza davvero intensa! E folle xD
 
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yoko-chan
view post Posted on 17/9/2009, 17:09




hem...um...non so...um...come definirlo...um...pazzo forse...um...
x°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°DDDDDDDDDDDDDDDDDDD
e beato lui!!! XDDDDDDDDDDDDD
 
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5 replies since 16/9/2009, 16:07   115 views
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