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SPIN - Tatsurou & Miya Interview

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ayumichan34
view post Posted on 2/8/2009, 16:05




Intervista molto carina e in un certo senso nostalgica presa da SPIN, una raccolta di interviste di Neo Genesis con protagonista Tatsurou. Il tema di questa intervista è Ibaraki, la città natale dei MUCC. Parlano del passato, del presente e di come si immaginano il futuro, delle differenze tra Ibaraki e Tokyo e della famiglia! Buona lettura! :3


TATSUROU X MIYA
Tema: Ibaraki


Tatsurou: Ho guardato Gokigenyou l’altro ieri e c’erano gli UjiKouji nello show. Alcuni nativi di Ibaraki, Gunma e Tochigi, stavano facendo una specie di discussione riguardo a quei posti e secondo alcune indagini, Ibaraki, Gunma e Tochigi hanno ottenuto la 45esima, la 46esima e la 47esima posizione quando è stato chiesto alle persone quale prefettura vorrebbero visitare maggiormente. (1)

Oh mio… Le tre peggiori (ride).


Tatsurou: Sì. ma quando i fan dei MUCC arrivano dalle regioni di Tokyo per i concerti, a volte riceviamo lettere che dicono, “Domani andrò a visitare Ibaraki!”, giusto?

Miya: Sì, capita.

Tatsurou: Quindi significa che contribuiamo molto a Ibaraki!

Certamente! I MUCC probabilmente contribuiscono molto nell’attrarre turisti.

Tatsurou: Giusto! Mi chiedo perché ha ricevuto un rango così basso. Abbiamo il parco Kairakuen e tutto. Dai, è uno dei tre più grandi parchi del Giappone!

Le vostre rispettive città natali sono da qualche parte vicino al parco Kairakuen?

Tatsurou: La mia è piuttosto vicina.

Miya: Non lo so. Non ci sono mai stato lì. (ride) Tutto quello che posso dire è che è davvero irritante quando i treni si fermano per causa sua.

Tatsurou: Aa~h. Le prugne [del parco Kairakuen] sono famose. Ci sono un sacco di turisti quando d’inverno fioriscono i prugni, quindi per uno o due mesi, i treni fanno una sosta alla stazione di Kairakuen, che è tra Akatsuka e Mito.

Miya: Fanno una sosta alla stazione dove di solito non la fanno. Andavo alle scuole superiori a Mito e invece di metterci 30 o 35 minuti come al solito, mi ci volevano 41 minuti per arrivare lì.

Tatsurou: (Ride) 41 minuti. Sei così puntiglioso!

Miya: Ma era davvero irritante! Si metteva sulla strada del mio tempo mattutino.

Per cosa è soprattutto famosa Ibaraki? Qualche caratteristica particolare?

Tatsurou: Spesso diciamo che Ibaraki è famosa per il parco Kairakuen e il natto [fagioli di soia fermentati], ma è sorprendentemente famosa anche per la rana pescatrice. La pescano a Oarai. Ne hai mai assaggiata un po’?

Miya: No. Però le ho viste appesa in centro alla città.

Tatsurou: Sì, sì, sì, sì!

Miya: Le appendono nei ristoranti di rane pescatrici.

Ah, quelle che tagliano mentre sono appese, vero? L’ho visto in televisione.

Miya: Giusto. Abbiamo anche il Daibutsu [Grande Buddha] a Ushiku, ma non ci sono mai stato lì. (ride)

Tatsurou: Non so se poi è il più grande del mondo, ma è enorme!

È stato un record da Guinness dei Primati. (E’ stato riconosciuto come la più alta struttura a figura umana del mondo e statua di Buddha. Sfortunatamente, sembra non essere più così).


Tatsurou: Sì. è veramente, maledettamente enorme, ma dà proprio la sensazione di essere stata fatta per il profitto. Non entrate! Giuro che entrare nella statua è una bestemmia. (ride)

Miya: Mi piace di più il gigante di roccia che c’è in un parco da qualche parte a Mito. È alto circa dieci piani e la sua testa quasi fa capolino dagli alberi del parco.

Tatsurou: Aa~h! E’ Daidarabo.

Miya: L’ho visto di recente per la prima volta. Pare che gli studenti delle elementari e quelli delle medie di Mito vanno in gita lì adesso.

Tatsurou: C’è una specie di leggenda riferita ad esso. Daidarabocchi. C’è un lago chiamato Senba dietro alla stazione di Mito e si dice che il lago Senba in realtà sia l’impronta lasciata da Daidarabo. Sembra davvero un’impronta quando lo si vede dall’alto, a quanto pare.

Quindi, in realtà, Ibaraki è famosa per un sacco di cose. Che tristezza che è finita nelle peggiori tre… (ride)

Tatsurou: Lo so! Non si tratta solo del natto. Beh, ne mangiavo un po’ ogni mattina, ma non è che mangiavo il natto di paglia di riso (ride) (2)

Miya: Però io l’ho mangiato. Lo facevamo a casa. La mia casa era in campagna e avevamo un magazzino, quindi lo facevamo lì.

Tatsurou: E’ davvero incredibile!

Miya: Ma il natto di paglia di riso non è per niente appiccicoso e i fagioli sono enormi. Sembra più come se stai mangiando fagioli che natto. È più simile a una sorta di cibo sano, e non è davvero buono.

Ehhh, ragazzi, state parlando di così tante cose di cui non ero a conoscenza. È davvero interessante. È bello non parlare sempre e solo di musica e avere questo tipo di argomento una volta ogni tanto. Le vostre città natali erano abbastanza in campagna, giusto?


Miya: Sì. Credo che se si va più indietro si arriva anche alla campagna più profonda, ma dove stavo io era un villaggio vicino alla città. Era davvero in campagna.

Allora, non c’erano molti edifici alti.

Miya: Neanche uno.

Tatsurou: Nessun edificio! Non ci sono neanche dove sto io. Beh, hanno fatto un edificio enorme per l’ufficio della prefettura di Ibaraki. È stato usato in Kenchou no Hoshi ed è vicino a dove viveva Satochi. Possiamo vederlo perfettamente anche da dove sto io! Non c’è niente a bloccare la vista. (ride) (3)

Dev’essere bello avere un tale paesaggio aperto. Suppongo che il paesaggio delle vostre città natali sia proprio così, giusto?


Tatsurou: Sì. Ricordo i sentieri [tra i campi di riso] e che andavo in bicicletta verso la scuola attraverso la scorciatoia nel bosco… (nostalgico) La mia casa era proprio in mezzo a un campo, quindi ecco il motivo.

Miya: C’erano circa una sessantina di studenti in totale nelle mia scuola elementare.

Tatsurou: (Ride) Ehh?! Significa che ce n’era circa uno per classe? Sorprendente!

Miya: Sì. Eravamo otto studenti in prima quando andavo in quella scuola. Era la più piccola della città.

Allora, potevate giocare nella natura quando eravate bambini.

Miya: Sì. Venir morsi dalle sanguisughe e simili. Sei mai andato al fiume o da altre parti per le lezioni?

Sono nato a Tokyo, quindi, veramente, non ho mai potuto farlo… (ride) Non ho mai potuto giocare nella natura, almeno non nella mia città natale.


Tatsurou: Allora ci devono essere un sacco di persone che non hanno mai visto una sanguisuga! È successo anche qualcosa di veramente spaventoso… Stavamo camminando di notte e casualmente ho guardato in alto e c’era un serpente avvolto attorno a un albero, esattamente come quello che si può vedere in alcuni manuali di riferimento! Abbiamo fatto tutti "Uwaah!" e ci siamo messi subito a correre. (ride)

Miya: C’erano anche lucciole e simili. Ma l’ultima volta che ricordo di averne vista una è stato alle elementari, credo.

Mi chiedo cosa sia successo con quelle… Immagino che sia perché l’ambiente è cambiato da allora.

Tatsurou: Non ce n’è più nessuna immagino…

Qualche volta senti che la tua città natale sia cambiata?

Tatsurou: E’ più comoda adesso! Posso andare al convenience store a piedi. Che altro… Pare che adesso non ci siano così tante persone di fronte alla stazione. Tutti vanno dentro a quegli enormi centri commerciali.

Miya: Aa~h... Forse, sì.

Tatsurou: Alle medie e alle superiori, uscivamo sempre di fronte alla stazione di Mito. Facevamo shopping o altro. Pare che stiano cercando davvero duramente di tornare a questo, adesso che lì non ci va più nessuno. Stanno cercando di far tornare i clienti davanti alla stazione di Mito.

Miya: Ma sai… non ti sembra che lo scenario fosse davvero splendido quando eri bambino?

Aa~h. C’è il fatto che mi divertivo un sacco a giocare, ma penso di ricordare che fosse davvero brioso.


Miya: Vero? Questo è ciò che sembra, ma in realtà mi chiedo se non è poi cambiato così tanto veramente.

Tatsurou: No, no, no, no, no! Ti sembra che la stazione di Ishioka non sia cambiata? Di solito c’erano mooolte più persone lì. (ride)

Miya: (Ride) Beh, penso di sì… C’erano davvero un sacco di persone a Ishioka prima. Era un normale distretto dello shopping, ma, al giorno d’oggi, tutti i negozi stanno chiudendo. Credo sia perché c’è un altro distretto dello shopping da qualche parte.

Lo vedo al telegiornale a volte. Sembra che i negozi siano in calo nelle regioni.

Miya: Sì. Quando ero bambino il Seiyu davanti alla stazione è fallito. C’era un enooorme Jusco nei quartieri intorno, a quel tempo, quindi tutti andavano lì. Ma adesso ho sentito che anche quel Jusco sta per chiudere… (4)

Tatsurou: Ha chiuso anche il convenience store davanti alla stazione di Ishioka, vero?!

Miya: Ah! Anche il 7 è fallito… sai che i 7-eleven di solito erano aperti 24 ore su 24? Beh, quello era davvero “7-11”.

Tatsurou: Come dire, chiudeva alle 11. (ride)

Miya: Il 7-eleven hanno aperto quando eravamo alle elementari e abbiamo avuto modo di toccare i pranzi dei convenience store per la prima volta, allora. (ride) Ma tutti i convenience stores nei pressi di quella zona stanno chiudendo, ed è sempre più orientata verso i pub.

Non è che sono passati molti anni da allora e già hanno avuto luogo molti cambiamenti… Non vi sembra qualcosa di triste vedere la vostra città natale cambiare così tanto?


Tatsurou: Beh, forse un po’… Ma ci sto pensando. Alcuni dei miei vecchi compagni di scuola vivono ancora lì, sai? Hanno una famiglia, figli e tutto, e quando ascolto le loro storie, penso che sono davvero cool. Erano dei teppisti ed è stato davvero difficile in quanto a trovare un lavoro e tutto, ma continuano a fare del loro meglio perché non vogliono che i loro bambini attraversino dei disagi. Come, “i miei sforzi sono per il bene dei miei bambini”.

È una bella storia… Stabilirsi nella vostra città natale, lavorare duramente e rendere possibile una bella vita familiare.

Tatsurou: Sì. Ho pensato “questo significa essere un papà!”

Miya: Quello che ho pensato quando ho parlato con i miei amici della mia città natale è stato che le persone che fanno nella vita un passo come quello di avere figli e crescerli siano davvero adulti. È come se quando sei un genitore, effettivamente, “vieni cresciuto dai tuoi figli”. È come se il modo in cui ci si sente sia lo stesso di prima a causa del tipo di lavoro che facciamo adesso, ma a me sembra come se hanno portato le loro vite un passo avanti ed è come se sono un po’ più sopra di noi in questo senso…

Tatsurou: Credo che sia qualcosa di veramente bello provvedere a una famiglia. C’è qualcosa che mi ha sorpreso recentemente. Stavo camminando vicino a dove abito, circa a mezzanotte e una madre con il suo bambino mi è passata davanti con la bicicletta… a mezzanotte?! Ho pensato che Tokyo è davvero spaventosa…

Beh, suppongo che quella persona avesse le sue ragioni… Ma se ci pensi è qualcosa di incredibile a quell’ora della notte.

Tatsurou: Quando avevamo quell’età non c’erano negozi aperti [di notte]. (ride)

A volte vorreste tornare alla vostra città natale? Dev’essere piacevole ritrovarsi ancora dentro lo scenario della propria città…


Miya: Aa~h. Capita, in particolare durante l’estate. A Tokyo, non hai delle notti tranquille dove tutto ciò che si sente è il suono degli insetti e veramente non c’è neanche il completo silenzio. Ma naturalmente posso sentire quelle cose quando ritorno a ibaraki.

Tatsurou: Puoi uscire da casa tua in qualsiasi momento e non c’è neanche un suono fuori. Ma sai, se mi venisse detto di tornare a vivere lì di nuovo da adesso in poi, sarebbe abbastanza difficile, credo. Sono veramente abituato a Tokyo adesso. Ma significa anche che quando sei via, puoi vedere meglio i lati buoni. Quelli che conosco senza dovermene andare li so, credo, ma penso che si possano vedere meglio se si è lontani. I lati buoni della mia città natale intendo.

Ovviamente ci devono essere delle cose che arrivi ad apprezzare solo dopo essere lontano. La tua città e la tua famiglia per esempio.


Tatsurou: Sì, e in modo sorprendente. Anche se ero tipo, “Voglio andare a Tokyo!” e immaginavo come sarebbe stato, quando ci sono stato per davvero, ero tipo “Allora è questo quello che è…” Infatti, penso che le cose che fai in realtà non cambiano che tu sia in campagna o in città. È solo che si hanno più opzioni. A Tokyo ci sono un sacco di cose e quant’altro, quindi hai un sacco di opportunità e possibilità di metterci su le mani, immagino. E al contrario, ritengo che ci sono un sacco di cose che puoi trovare solo nella tua città natale.

Miya: Credo che possiamo fare le cose che possiamo fare anche se non viviamo a Tokyo. Si potrebbe diventare brutti nel corpo, però, con il trasporto e tutto.

Tatsurou: Quando pensi a quante volte ti verrebbe chiesto di andare a mettere in ordine un’unica cosa… Sì, sarebbe brutto. (ride)

Miya: Sì. Ma poi ancora, se avessimo fatto come i GreeeeN, forse non ci sarebbe alcun problema. (5)

Capisco. Ci sono un sacco di persone che mantengono la loro città natale come base delle loro attività. Per gli ORANGE RANGE sarebbe Okinawa e così via.

Miya: Sì, sì. quindi penso che sarebbe bello fare in questo modo quando sarò più vecchio.

Tatsurou: Mi chiedo come andrebbero le cose se dovessi crescere dei bambini a Tokyo… Voglio dire, non ne ho mai avuti, quindi non lo so e dato che io stesso non sono stato cresciuto in quell’ambiente, non saprei come farlo e dove tracciare la linea di demarcazione tra ciò che è bene e ciò che non lo è.

Miya: Odio quelle scuole che hanno il cortile della ricreazione sul tetto! Voglio dire, non vorrei che la scuola dove manderei i miei figli, avesse il cortile della ricreazione sul tetto.

Tatsurou: E fin dalle elementari devono prendere il treno per andare a scuola da qualche parte… Non ho mai avuto esperienza di questo…

Beh, non so quanti anni ci vorranno, ma quando voi due arriverete a stabilirvi nella vostra città natale e avrete una famiglia, fatemi fare un report lì. (ride)


Tatsurou: (Ride) Va bene!


NOTE:
1- Lion no Gokigenyou è uno spettacolo di varietà in onda sulla Fuji TV, e gli UjiKouji sono un duo comico della prefettura di Tochigi.
2- Tradizionalmente, il natto è fatto con fasci di paglia di riso (che naturalmente contiene i batteri che causano la sua caratteristica collosità) riempiti di fagioli di soia e lasciati fermentare.
3- Kenchou no Hoshi è un film del 2006 con la partecipazione di Oda Yuji e Shibasaki Kou. L’ufficio della prefettura presente nel film è quello di Ibaraki.
4- Seyu e Jusco sono entrambi catene di grandi magazzini giapponesi.
5- I GreeeeN sono una band della prefettura di Fukushima, dove i membri vivono ancora.


Credits to M is for Maude
 
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